
Ampliare la proposta commerciale riducendo i tempi di produzione, ma garantendo maggiore qualità e flessibilità, è una sfida che rende più competitivi sul mercato. Nel tempo, infatti, il mondo delle stampe professionali ha innalzato i suoi standard e i trend del momento testimoniano un rinnovato interesse per le grafiche di grande formato.
L’interior design ha recentemente rivalutato il ruolo della carta da parati decorata, la pubblicità sta riscoprendo il linguaggio della vetrofania per catturare l’attenzione dei passanti, la GDO richiede il continuo rinnovo degli allestimenti per i propri punti vendita, con poster e banner di alta qualità.
FLXfinish: una stampa, due finiture
Questi e altri esempi danno l’idea di quanto sia vantaggioso, per un’azienda nel settore delle stampe digitali, essere in grado di offrire un servizio completo ed efficiente che soddisfi le diverse applicazioni pratiche.
In questo Canon si è già portata avanti con lo sviluppo della tecnologia FLXfinish, un’esclusiva brevettata del modello Colorado 1650, disponibile anche come opzione aggiuntiva per Colorado 1630.
Questa tecnologia permette ai dispositivi della serie Colorado di elaborare stampe con finiture sia opache che lucide senza dover cambiare inchiostro o supporto. Il vantaggio è duplice, perché il sistema riesce ad abbassare notevolmente i tempi e i costi di produzione, lavorando non solo su carta comune, ma anche su vinili adesivi, pellicole perforate, carta blueback e materiali porosi come quelli per il soft signage.
Il processo di stampa diventa così semplice e rapido, senza bisogno di particolari attenzioni. L’operatore dovrà soltanto occuparsi di scegliere tra finitura opaca o lucida, selezionando sul RIP software l’effetto desiderato.
Come funziona?
In Colorado 1650 ci sono due assi longitudinali sui quali scorrono il carrello di stampa, formato da 8 teste piezo-elettriche, e il carrello di polimerizzazione con le lampade UV LED.
La realizzazione del tipo di finitura dipende dal movimento dei carrelli, guidati dalla stampante in modo sincrono o asincrono per ottenere l’effetto previsto. L’effetto di finitura finale è, infatti, determinato dal tempo che intercorre tra l’istante in cui l’inchiostro viene depositato sul supporto dal carrello di stampa e quello in cui le lampade UV lo raggiungano per ottenerne la polimerizzazione
Finitura lucida: come si realizza
Nel caso della finitura lucida, l’inchiostro viene lasciato depositare sul supporto subito dopo l’emissione dal carrello di stampa. Per alcuni istanti la sua superficie rimane in attesa della polimerizzazione, avendo quindi il tempo di diminuire il proprio spessore e di creare una superficie lucida e liscia.
È a questo punto che interviene il carrello di polimerizzazione che, attraverso le lampade UV, fissa l’inchiostro nello stato che ha raggiunto.
Come si ottiene la finitura opaca
Al contrario della finitura lucida, per realizzare quella opaca le lampade UV LED emettono flash di luce sul supporto non appena l’inchiostro viene depositato.
Questo processo solidifica immediatamente l’inchiostro UVgel non consentendogli di depositarsi e creando quindi una superficie irregolare. È proprio questa irregolarità che non consente alla luce dell’ambiente di riflettersi sulla stampa e che quindi genera l’effetto finale opaco.
Contrariamente agli effetti che si ottengono con sistemi UV tradizionali la finitura opaca di UVgel ha un effetto satinato e molto morbido. La consistenza gelatinosa dell’inchiostro permette infatti una costruzione dimensionale molto più lineare, mentre gli UV liquidi generano solitamente un effetto finale più grezzo ed artificiale.
I vantaggi della tecnologia UVgel
La tecnologia UVgel rende Colorado 1650 una stampante altamente efficiente ed economica. L’asciugatura immediata e la gestione automatica del flusso di lavoro sono tra i principali vantaggi di questo dispositivo e consentono di aumentare il numero dei lavori completati riducendo i costi.
Il sistema UVgel, infatti, consuma fino al 40% di inchiostro in meno rispetto alle altre tecnologie e permette di condurre la polimerizzazione LED-UV a bassa temperatura, consumando molta meno energia rispetto agli altri sistemi a getto di inchiostro.
Monitoraggio degli ugelli, manutenzione automatica delle testine, alimentazione dei supporti e avvolgimento delle bobine diventano operazioni automatizzate e gestite in maniera intelligente per ridurre il tempo di manodopera richiesto per la supervisione dei processi di stampa.
Photo Credits: Martin Seck / Pentagram (photography)